Una ricerca scientifica, pubblicata dalla rivista Psychological Science, ha evidenziato che scrivere aiuta a dimagrire: un gruppo di ragazze adolescenti, per il solo fatto di descrivere per alcuni giorni l’importanza dei valori personali, ha riportato un dimagrimento di alcuni chili in poche settimane grazie alla diminuzione dello stress emotivo. Un’ulteriore ricerca, condotta su una cinquantina di uomini da poco licenziati, ha trovato che scrivere pensieri ed emozioni circa l’umiliazione per il licenziamento subìto ha reso più facile il fatto di trovare un nuovo lavoro; il 53% di coloro che nell’esperimento hanno messo per scritto emozioni e pensieri hanno trovato un nuovo impiego dopo pochi mesi, mentre solo il 18% di chi non ha utilizzato la scrittura in tal senso ha trovato lavoro.
Attraverso l’autoipnosi Milton Erickson si allenava a scrivere mentre stava dormendo. Con questa bizzarra modalità ha completato da liceale un articolo giornalistico, poi pubblicato nel bollettino della sua scuola. Erickson è stato uno scrittore molto prolifico e i suoi libri sull’ipnosi sono a tutt’oggi tra i più conosciuti al mondo.
Leonardo da Vinci ha lasciato in eredità più di sedicimila pagine di appunti personali in cui ha scritto tutti i suoi pensieri, senza ordine; un coacervo di codici che affrontano i più disparati argomenti in modo irregolare. Gli studiosi sono concordi nel ritenere che la scrittura abbia rappresentato per lui un’attività imprescindibile da quella di pittore e scienziato.
La scrittura accompagna il genere umano da cinquemila anni e si è dimostrata una delle invenzioni più utili e versatili. Scrivendo intessiamo relazioni (sms, e-mail, lettere), tramandiamo la scienza e la cultura (libri, riviste, enciclopedie), ma possiamo anche facilitare la crescita e il miglioramento personale. Attraverso la scrittura si può dimagrire, trovare un nuovo lavoro, scoprire parti inaspettate di sé, dare forma e libero sfogo al proprio ingegno…
Scrivere, seguendo specifiche indicazioni, facilita il chiarimento e la soluzione dei problemi, aumenta l’attivazione dei processi di attenzione e di memoria, porta a essere più spontanei e presenti nelle situazioni sociali, e incide in modo significativo anche sulla salute fisica. Tra gli esperimenti condotti da James Pennebaker con i suoi studenti dell’Università del Texas, particolarmente suggestivi sono proprio i risultati ottenuti sul miglioramento della salute fisica. Fin dalla metà degli anni ’80 Pennebaker ha raccolto evidenze sul fatto che scrivere pensieri e sentimenti sui propri traumi, quindici minuti al giorno per quattro giorni consecutivi, dimezza la quantità di visite mediche nelle settimane successive, incrementa la reattività di alcune funzioni del sistema immunitario (favorendo la crescita delle cellule T-helper) e riduce il consumo di farmaci.
Nella suggestiva cornice di Firenze sarai accompagnato da Bernardo Paoli alla scoperta dei benefici che la scrittura porta con sé. Scrivere può rivelarsi un sorprendente alleato nell’impresa di raggiungere cime molto elevate: parafrasando ciò che il compositore Zoltàn Kodàly diceva della musica, ci sono regioni dell’anima dove solo la scrittura porta luce.